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Commenti al testo di Franca Colozzo
Torcello

Sei nella sezione Commenti
 

 Franca Colozzo - 24/07/2018 10:39:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Ferdinando, ho colto semplicemente l’occasione di accennare alla nascita della teoria del restauro architettonico, di cui Ruskin fu un precursore, insieme a Morris, attraverso il movimento "Arts and Crafts". Non solo la sua opera si lega a Proust, suo traduttore nonché amico, ma si collega ai pilastri della conservazione delle opere d’arte, di cui il nostro Paese è ricco.
Poi da te ho solo da imparare perle di sapere e di saggezza, come traspare dalla tua modestia che ti dà meriti culturali, abilmente nascosti sotto umili spoglie.

Ti auguro una buona giornata e credo di andarmene a nuotare. Lo splendore del mare, congiunto a quello del cielo, m’invita a farlo.

 Ferdinando Battaglia - 24/07/2018 10:08:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Grazie ancora, Franca, sono perle di sapere, queste, e un sapere condiviso, diventa "pane" per i "poveri" (gl’incolti).

Buona giornata a te e ai tuoi lettori

 Franca Colozzo - 24/07/2018 09:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Donatella grazie del bel commento, di cui mi onori. Hai colto gli aspetti suggestivi impressi nella mia mente: la cattedrale, il campanile, i capitelli con motivi floreali.
Colgo qui l’occasione per meglio spiegare la mia scelta di scrivere su una poesia su Torcello.

Quest’isola era il luogo caro a Ruskin che, essendo uno dei padri fondatori del movimento artistico nato in Inghilterra "Arts and Crafts", era un cultore della natura e dell’etica, oltre che del restauro conservativo senza l’intervento dissacratore dell’uomo. Ruskin, attraverso William Morris, influenzò molto il pensiero dell’epoca anche nel campo del restauro architettonico. Il suo "restauro romantico" si basava sulla comune manutenzione, mentre si opponeva con forza all’intervento dell’uomo su un oggetto del passato, ritenendolo mistificante in quanto sostituzione della copia all’originale.

Però, ciò non toglie che egli amasse conservare il manufatto architettonico fino alla sua morte, in opposizione a Viollet-le-Duc, fautore della ricostruzione ex novo del monumento da restaurare. Da queste due contrapposte visioni, verrà individuata una "terza via", quella del restauro "all’italiana", più ponderata e rispondente alle varie situazioni dell’opera architettonica.
Camillo Boito, poi Gustavo Giovannoni saranno gli artefici di questa terza via italiana (vedasi il restauro della Basilica di San Marco di Venezia eseguito da Pietro Saccardo, che era il seguace di questa linea di pensiero).

Mi scuso per essermi dilungata troppo, ma l’opera di Ruskin, al di là dell’aspetto puramente teorico, aveva una valenza pratica che, in questo mio componimento, ho voluto trasformare in lirica e sogni fioriti, tra sospiri di amanti e nostalgie di terre conquistate al mare da parte di profughi fuggitivi. Da questo humus storico-artistico e geografico è nata Venezia, una città magica sospesa sul mare. Speriamo di saperla conservare nel tempo!

 Franca Colozzo - 24/07/2018 09:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Ferdinando sono onorata dal tuo passaggio. Ti ringrazio per il commento a questo mio tentativo rievocativo di luoghi cari a Ruskin e a Proust. Le impressioni passate ricevute dalla lettura dell’opera di Ruskin, in lingua originale, difficilmente si cancellano, anche perché ho amato leggere "The Stones of Venice", opera su cui ho dato il mio esame in inglese presso la facoltà di Architettura di Valle Giulia, a Roma. Sono fissata per le lingue fin dall’adolescenza e continuo a coltivare questa mia fissazione.
Ti auguro una giornata serena e piacevole. Buone vacanze.

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 Ferdinando Battaglia - 24/07/2018 08:32:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Bella; per scrittura, delicatezza del sentimento rievocativo, eleganza descrittiva del luogo ora divenuto del cuore, senz’altro appunto un luogo simbolico, ma non di meno pregevole il testo per l’impronta culturale che lascia.

 Franca Colozzo - 24/07/2018 00:12:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Graced, che piacere risentirti dopo tanto tempo! Grazie per il tuo gradito commento. In verità, come ho già precisato nella mia risposta sia a Giovanni che a Salvatore, questo mio componimento voleva essere un omaggio a M. Proust e a J. Ruskin. Mi è rimasta impressa nella mente l’opera di quest’ultimo: "The Stones of Venice", dalle cui elaborazioni postume è nata questa mia poesia.
Ringrazio la Redazione che l’ha pubblicata. Ti auguro buona notte, data l’ora tarda e, soprattutto, buone vacanze.

 Graced - 23/07/2018 20:50:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Sempre belle, interessanti e di alto profilo le tue opere ,cara Franca.
Una lirica che è un connubio d’amore e bellezza descritta appassionatamente verso il primo sentimento e di grande apprezzamento e bellezza per questo luogo magico. I miei complimenti! Un caro saluto ed un abbraccio da Graced.

 Franca Colozzo - 23/07/2018 09:30:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Giovanni, grazie per il tuo commento. Comunque mi chiamo Franca e non Laura.
Torcello è un luogo simbolico sia sotto il profilo storico che artistico. Popoli esuli l’hanno costruita, così come è accaduto per Venezia. Poi c’è un punto di tangenza tra Proust e Ruskin proprio nella laguna veneta. Infatti, nella vita reale Proust incontra Venezia grazie a Ruskin, di cui traduce alcune opere, e nel 1899 comincia a desiderare di visitare la città, desiderio che si compirà nella primavera dell’anno seguente.
Il mio omaggio è rivolto anche a J. Ruskin con la sua opera:
"THE STONES OF VENICE", che ho studiato nel mio corso di inglese presso la facoltà di Architettura.
T’invio un affettuoso saluto con l’auspicio di un buon inizio settimana. Franca

 Franca Colozzo - 23/07/2018 09:25:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Caro Salvatore, grazie per il tuo commento. Forse è troppo lunga questa mia poesia e me ne avvedo solo adesso dopo averla riportata qui sul sito. Ma delle tre poesie da me inviate, la Redazione ha scelto questa, probabilmente per i punti di contatto tra la poetica di Proust e l’opera di Ruskin.
In particolare, di quest’ultimo, mi piace ricordare l’opera:
"The Stones of Venice", in cui si parla proprio di Torcello. Reminiscenze dei tempi dell’Università, in cui studiavo proprio quest’opera in originale nel corso di inglese, presso la facoltà di Architettura, mi hanno portata a scrivere sui luoghi così cari a Ruskin e a Proust, in un mix di amori passionali ed architetture lagunari di un popolo esule in fuga, lo stesso popolo che ha costruito Venezia.
Grazie per il passaggio. Ti auguro un buon inizio settimana.

 Giovanni Rossato - 23/07/2018 09:07:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Si, cara Laura, Torcello è proprio così, luogo di tanti passaggi, di tante storie, diventato ora senza tempo.

 Salvatore Pizzo - 23/07/2018 01:46:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Bellissima: dai mille effluvi che, per mille rivoli, riportano al passato di un luogo ch’è culla magica per individui sognanti amore.
Come sempre un linguaggio alto e di grande musicalità che si lascia ascoltare melodia...
Complimenti con un caro saluto